Il giocatore

Nulla ci può essere di più assurdo, oggigiorno, della morale! Oh, gli uomini soddisfatti di se stessi, con quale orgoglioso compiacimento sono pronti, quei chiaccheroni, a pronunziare la loro sentenza! Se sapessero fino a che punto io stesso capisco tutto quanto c'è di ripugnante nella mia attuale situazione, non muoverebbero certo la lingua per darmi insegnamenti. E poi, che cosa possono dirmi di nuovo, che io già non sappia? Ma si tratta forse di questo? Il fatto si è che basta un giro di ruota per cambiare tutto, e quegli stessi moralisti verrebbero per primi (ne sono convinto) a rallegrarsi con me. E allora non mi volterebbero le spalle come fanno adesso. Ma me ne infischio di tutti loro!

[Fëdor Dostoevskij, Il giocatore, Milano, Bompiani, 1985, pag. 143]